Ieri si è spenta a causa di un infarto Laura Antonelli, da sempre considerata icona sexy del cinema italiano, una donna che dietro la bellezza passata nascondeva un animo fragile e ingenuo.
Il corpo dell’attrice, ormai senza vita, è stato trovato ieri mattina dalla sua badante nella casa di Ladispoli dove aveva trascorso in totale solitudine gli ultimi anni della sua vita.
E all’attrice arriva anche l’omaggio postumo del cantautore Simone Cristicchi, che alla Antonelli aveva dedicato Laura, una delle sue più intense canzoni.
Ora cammini libera, e ti perdi tra la gente, Con il nome di una donna come tante…Laura.
Ha scritto Cristicchi su Twitter omaggiando l’attrice di cui era diventato amico da un paio di anni a questa parte.
Quasi si vergognava del successo, viveva come se dovesse espiarlo come una pena. Non le interessavano i beni materiali ma solo la spiritualità . Non aveva più nulla. Era una stella cadente. Aveva dilapidato tutto ed era stata vittima di persone che avevano sfruttato la sua ingenuità . Era una bambina indifesa, fragile e diffidente, dopo tanto dolore.
Ha dichiarato Cristicchi all’Ansa confermando le affermazioni che Laura Antonelli aveva rilasciato negli ultimi anni.
Sono andata in crisi perché ero ricca e famosa, ma vuota dentro. Oggi non mi servono soldi: vivo con poco, leggo, prego e faccio del bene.
Aveva dichiarato l’attrice che negli ultimi anni, dopo la detenzione per spaccio di stupefacenti, si era rinchiusa in sé stessa e aveva detto addio alla mondanità rifugiandosi nella fede e cambiando totalmente vita.
E Cristicchi, uno dei suoi pochi amici degli ultimi anni che avevano avuto il privilegio di frequentare la casa dell’attrice è certo che la Antonelli non avrebbe apprezzato l’interesse mediatico nei suoi confronti, totalmente distaccata dalla realtà .
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