Il successo ha travolto Fedez non consentendo al rapper di avere più una vita privata. Ma a lui va benissimo così e, a differenza di tanti altri Vip, non lamenta quella che molti definiscono il lato brutto del successo.
In particolare Fedez si sofferma sui social sui quali è sempre molto attivo. L’intervista è di Panorama.
Non ho una dimensione privata social: non ne sento l’esigenza, nel senso che non ho un privato, vivo per quello che faccio. Esisto su Facebook per ragioni di marketing, per coesione con il pubblico e per difendermi da campagne denigratorie. Mi libero dallo schermo quando vedo all’estero e tendo a non guardare assolutamente nulla. Non essere fagocitati dal mezzo dipende dal singolo. Se uno smartphone possiede la nostra vita, allora c’è un problema: è il sopravvento della macchina sull’uomo
► BARBARA D’URSO, FRECCIATINA A FEDEZ DOPO LA CANZONE A LEI DEDICATA
Fedez continua:
A differenza della prima Repubblica delle dipendenze, dove venivi imboccato soltanto dalla televisione, nell’era della look-down generation i fruitore è fautore della propria dipendenza: sceglie le notizie, decide che cosa leggera o in quale social immergersi. Certo, se portato all’estremo, tutto può diventare patologico, ansiogeno e disumanizzante. Anche lo sport può potenzialmente diventare un’ossessione. C’è chi si fa di steroidi… Cambiando completamente scenario, mi pare molto più preoccupante chi delega senza remore a un tablet l’intrattenmento di bambini anche molto piccoli
Insomma Fedez è felice della sua vita e di come sta gestendo il rapporto con i fan, che sono davvero tantissimi.