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Luca e Paolo stroncati dalla critica per Colorado

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Pochi complimenti per Luca e Paolo alla guida di Colorado, il programma comico in onda su Italia 1. La critica ci va giù pesante. E allora scopriamo cosa si dice sui due conduttori genovesi.

E tra tutti i commenti negativi, quello più diretto sembra essere quello di Aldo Grasso su Il Corriere della Sera:

ALDO GRASSO PROMUOVE TU SI QUE VALES

La quantità non è mai amica della qualità. Colorado è durato tre ore: per ammortizzare i costi, per attuare il meccanismo della pesca a strascico (alla fine nella rete qualcosa resta), per scoprire che senza un minimo di professionalità non si va da nessuna parte. Colorado, giunto intanto alla 18esima edizione, si è sostituito a Zelig, che indubbiamente mirava a un target più alto e per questo sta ora pagando una crisi d’identità, in attesa del prossimo rilancio. Ma è lecito nel 2016 sentire battute come «Sai tutto di Napoleone? Una buona parte» o vedere parodie come quella del Tronco di spade? Un discorso a parte meritano Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. Nei programmi comici il presentatore ha un ruolo fondamentale, non è solo il gestore del traffico, è qualcosa di più. Dev’essere la spalla ideale di tutti i comici presenti sul palco. Un po’ come faceva con grande maestria Claudio Bisio a Zelig. Luca e Paolo sono molto bravi ma qui si sono limitati al minimo sindacale: non si sono mai spesi più di tanto, non si sono lasciati coinvolgere (a un certo punto ho persino pensato che l’abbiano fatto apposta per non segnare una distanza troppo vistosa tra loro e gli altri). Insomma, in Colorado c’è la cornice ma manca il quadro

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