Ricorderete tutti la scultura che è stata eretta sul lungomare della città salentina nel 2002 (con tanto di banda, fuochi d’artificio e Manuela in carne ed ossa) con l’intento di promuovere il turismo, e che raffigura Manuela Arcuri in abito lungo, con un florido decolleté ed una cornucopia in mano traboccante di pesci. Voluta insomma dagli operatori turistici locali, la statua non è stata altro che una trovata pubblicitaria a costo zero che ha fatto parlare di Porto Cesareo nel mondo.
In effetti la cosa ha fatto parecchio discutere. Da principio, proprio le mogli dei pescatori, alle quali la statua renderebbe omaggio, e che invece non si sono mai sentite rappresentate dal monumento alto un metro e 75 centimetri che recita “Il mare di Porto Cesareo a Manuela Arcuri simbolo di bellezza e prosperità â€. Al suo posto avrebbero preferito la statua della Madonnina del mare alla quale i pescatori, prima di partire, rivolgevano una canzone affinché questa li proteggesse (si dice invece che, in cerca di protezione, ogni mattina toccassero alcune rotondità della Arcuri di pietra…).
A causa delle continue lamentele, la scorsa estate una delibera comunale ne aveva deciso lo spostamento. A quel punto però insorsero tutti coloro che ormai alla statua sono affezionati e orgogliosi. La giunta decise allora di sospendere la rimozione ma adesso tutto è avvenuto in sordina. La scultura è stata sistemata in un magazzino del campo sportivo del paese in attesa di chissà quale destinazione.
