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Amy Winehouse ha acquistato crack ed eroina per 1.200 sterline prima di morire

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La morte improvvisa di Amy Winehouse è una di quelle notizie che faranno parlare ancora per molto tempo, a causa delle speculazioni dei tabloid e delle dichiarazioni di chi le è stato vicino negli ultimi giorni della sua vita.


Così, dopo le dichiarazioni rilasciate dai genitori della Winehouse di qualche giorno fa, oggi spuntano le rivelazioni shock di Tony Azzopardi, che ha detto alla polizia di aver aiutato la cantante ad acquistare nelle prime ore del 23 luglio, narcotici, crack ed eroina per un totale di 1.200 sterline.

Azzopardi ha così dichiarato al Daily Mirror di aver incontrato Amy su un taxi nero, nei pressi di un pub londinese di nome The Eagle, intorno a mezzanotte, la sera del 22 luglio.

Molte persone hanno poi dichiarato di aver visto la Winehouse al Good Mixer pub di Cadmen quella notte e che poi sia salita sul taxi con Azzopardi che l’ha accompagnata nel West Hampstead dove ad attenderli c’era uno spacciatore.

Dice poi di averla vista per l’ultima volta quando è scesa dal taxi ad Archway nella parte nord di Londra per recarsi successivamente nella sua abitazione di Cadmen.

Alle quattro di mattina la guardia del corpo di Amy ha trovato il corpo senza vita della cantante ma la polizia dice di non aver trovato accessori collegabili all’uso di droga e che quindi la versione di Azzopardi non sembra essere attendibile.

La famiglia però fa sapere che la cantante stesse da qualche tempo cercando di smettere con la droga e che la causa della morte sia dovuta ad un forte shock collegato all’astinenza.

Si saprà di più quando la polizia farà sapere gli esiti degli esami tossicologici sul corpo della cantante.

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