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Francesca Fialdini ritorna sul caso delle lastre chieste da Fognini

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Francesca Fialdini è tornata a mettersi in gioco a Ballando con le Stelle dopo una lesione al piede e la frattura di tre costole. Ospite a Radio2 Stai Serena, ha spiegato che il suo rientro in gara, in occasione del ripescaggio, era motivato dal desiderio di superare la paura e di mettersi nuovamente alla prova.

Riguardo l’esperienza di ballo, la conduttrice ha definito il paso doble come il più intrigante, mentre ha mantenuto il riserbo sul ballo più impegnativo. Ha anche menzionato un richiamo del suo maestro, Giovanni, che l’ha invitata a non anticipare i passi, sottolineando il ruolo maschile di guida nel ballo, e l’importanza del baricentro per la donna che deve comunque reggere la struttura.

Come Francesca Fialdini ha reagito alla questione delle lastre

L’intervista è inevitabilmente tornata sul cosiddetto lastra gate, l’episodio in cui alcuni concorrenti avevano scherzosamente, ma per alcuni in modo sgradevole, chiesto di visionare le sue lastre mediche per scetticismo sull’entità delle lesioni. La Fialdini ha raccontato di aver portato le lastre a Ballando Segreto, ma di non aver previsto la portata che la vicenda avrebbe assunto. Ha ironizzato sul fatto che i complotti nascano senza logica e che il colpevole sia sempre il meno sospettato. A seguito della vicenda, c’è stato un chiarimento con Fabio Fognini, il concorrente che aveva espresso maggiore scetticismo.

La Fialdini ha ricostruito l’incontro come un dialogo franco, comprendendo lo spirito goliardico e da spogliatoio dello sportivo, ma sottolineando come l’innalzamento della posta in gioco sulla salute possa risultare sgradevole.

Il nuovo libro di Francesca Fialdini sulla dipendenza affettiva

La discussione si è poi spostata sul nuovo libro della conduttrice, Come fossi una bambola. Storie di dipendenza affettiva e di chi ne è uscito. Il lavoro è costruito su casi clinici reali, narrati in modo da unire il racconto accessibile al lettore comune con l’accompagnamento scientifico di un esperto. Ha spiegato che, statisticamente, le donne tendono a chiedere aiuto più frequentemente per la dipendenza affettiva.

Francesca Fialdini ha approfondito le dinamiche della dipendenza, paragonando lo shock endocrino dell’innamoramento a quello delle sostanze stupefacenti. La relazione si trasforma in una gabbia emotiva e in dipendenza quando si perde la lucidità e si cade nella manipolazione, che può indurre a credere in realtà inesistenti.

Riconoscere il gaslighting, soprattutto se messo in atto da una persona amata o con cui si ha un impegno (come un figlio verso i genitori), è particolarmente difficile. Ha concluso sottolineando la necessità di adeguati strumenti educativi, evidenziando che la scarsa conoscenza di sé e l’analfabetizzazione emotiva e empatica delle giovani donne sono conseguenze di un’educazione passata che le invitava a non pensare per essere accettate nel ruolo sociale di mogli e madri. La sua speranza è che l’educazione sentimentale diventi una materia scolastica e che le terapie siano accessibili a tutti.

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