È successo alla Casa Bianca, in occasione del “Gershwin Prize for Popular Songâ€, premio della Biblioteca del Congresso Usa, in cui Paul McCartney, dopo aver ricevuto la targa dallo stesso presidente per la canzone, ha dedicato e intonato il pezzo alla moglie Michelle.
McCartney, 67 anni, ha dovuto chiedere, subito prima dell’esecuzione, perdono a Barack Obama, che ha sostenuto in questi giorni, durante l’allarme petrolio nel Golfo del Messico.
Il presidente l’ha presa simpaticamente e, approfittando del momento, si è avvicinato all’orecchio della moglie per cantarle teneramente anche lui la canzone.
Paul – impegnato in questi giorni alla realizzazione di un film sulla moglie Linda, morta per un cancro nel ’98 – ha cantato poi “Let It Beâ€ed “Hey Judeâ€, ammettendo di non ricordare più le parole e la musica degli oltre mille brani scritti da lui e che prima di una tournée deve perciò rimettersi a studiare per ripassare i pezzi.
Tra gli artisti presenti nella East Room anche Stevie Wonder, che ha vinto il premio lo scorso anno e che ha cantato con Paul McCartney “Ebony and Ivoryâ€, inno all’integrazione razziale e da solo “We Can Work It Outâ€. Presenti anche Elvis Costello, Herbie Hancock e i Jonas Brothers.