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Giuliano Sangiorgi dei Negramaro si racconta dopo la morte del padre a Vanity Fair

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La vita di Giuliano Sangiorgi, leader indiscusso dei Negramaro, è stata sconvolta dalla morte del padre. Così il cantante salentino ricorda l’ultimo periodo non particolarmente facile della sua vita in una lunga intervista rilasciata al settimanale Vanity Fair.

Una morte dolorosa, quella del padre, per un Giuliano Sangiorgi che ammette di avere pianto per tre settimane di seguito: “Se mi sono rialzato è solo perché mi sono ricordato che mio papà diceva sempre di non voler sopravvivere a se stesso“.


E Giuliano Sangiorgi ha ricordato commosso il padre anche in occasione del concerto del 4 marzo di Bologna dedicato a Lucio Dalla quando, dopo aver cantato, ha detto che suo papà adesso era in cielo a giocare a carte proprio con Lucio. Giuliano Sangiorgi dice di essersi reso conto solo dopo la morte del padre di quanto gli assomigliasse. Anche il padre infatti amava la musica e scriveva canzoni, proprio come il leader dei Negramaro. “Dopo che è morto mi sono messo a leggere tutte le sue carte, le sue lettere, i suoi appunti, le sue cose segrete. Mi sono accorto di quanto fossi diventato lui, ormai“. Con la madre Giuliano Sangiorgi ha sempre avuto un rapporto buono, con il padre invece le cose sono migliorate tantissimo negli ultimi due anni. Perché la distanza, secondo il salentino, lo ha aiutato a mettere molto meglio a fuoco la figura dei genitori.Mia madre è giovane, ha appena 57 anni e non riesco a vederla come la moglie di mio padre che non c’è più. Con mio padre, invece, cercavo di capirlo senza giudicarlo“.

Dopo la tragica morte del padre, Giuliano Sangiorgi si è rituffato nel lavoro che questa estate lo vedrà in concerto con Una storia semplice, album raccolta contenente 24 vecchi successi dei Negramaro e 6 nuovi brani inediti.

Photo Credits | Getty Images

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