Quest’anno i ballerini erano grandiosi. Quanto ai cantanti, ha vinto Sergio: bravissimo, però alle prove dopo due pezzi lo vedevo sempre stanco, come farà a tenere due ore di concerto? Io tifavo Elodie, che ha una voce elegante. Mi piace da impazzire, non c’è in Italia una come lei, ma in finale si è fatta frenare dall’insicurezza e dall’emozione. Di sicuro troverà il team giusto: una volta finito il talent là fuori è una giungla
Ne ho viste tante, ma me la sono goduta. Il successo di E la luna bussò mi valse il tour europeo con i Jackson Five. Diventammo amici, li frequentai anche in America. Dopo i concerti andavamo a far pazzie nei locali fino all’alba. Tutti tranne Michael, che era troppo piccolo e doveva rimanere in albergo a lezione con la maestra di canto. Lo ritrovai dieci anni dopo, mi voleva come opening act al posto di quella biondina che faceva folk, Taylor Dayne, che lo annoiava. Gli regalai una cappelliera della Mandarina Duck, lui ricambiò con un giubbotto che ancora conservo. Una volta che eravamo a Parigi volle andare a fare shopping da Dolce & Gabbana. Telefonai a Stefano e Domenico: ‘Chiudete il negozio, arriva Jackson’. Loro pensavano a uno scherzo. E invece Michael voleva davvero comprarsi le mutande
