Sergio Sylvestre ha vinto Amici 15 e adesso per lui l’occasione è d’oro per entrare nel difficile mondo della musica. Il gigante buono, così come spesso è stato chiamato nel programma di Maria De Filippi, sa che non sarà certo una passeggiata ma è deciso e determinato a dare il meglio di sé: dopo un periodo di depressione, oggi è una persona felicissima.
Il vincitore di Amici 15 si racconta ai microfoni di Corriere della Sera, Repubblica e Il Messaggero. Racconta qualcosa del suo passato, un passato non troppo semplice nonostante il calore di una bellissima famiglia.
Casa nostra sembra il set di un film. All’organizzazione e all’ordine di mamma, attenti però a quando si arrabbia, si contrappone il carattere matto di papà . Al liceo ero una promessa del football americano, per quell’età avevo un fisico che mi permetteva di stare sia nella linea difensiva che in quella offensiva, una cosa non comune. Ero avviato alla carriera da professionista.
► AMICI 15, EMMA MARRONE PIANGE A DIROTTO NELLA FINALISSIMA
Ad un certo punto un brutto incidente al ginocchio lo ha messo ko.
I dottori hanno detto che avrei dovuto mollare il football. Ero depresso e i miei genitori mi hanno consigliato di prendere una pausa e fare un viaggio. Cercando informazioni su Internet ho visto che il Salento era un posto bellissimo e dove la vita non costava troppo. Sono andato a vivere a Lecce dove ho subito trovato amici. Una sera a Gallipoli, complice un bicchiere in più, mi sono messo a cantare in un locale. Era una canzone tremenda, Work bitch di Britney, ma mi sono sentito bene. E le reazioni degli amici erano entusiaste
