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Fedez, dire quello che veramente pensi non conviene mai

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Fedez si racconta a cuore aperto in una lunga intervista a Vanity Fair: anche in questa occasione il giovane rapper, giudice per il secondo anno consecutivo a X Factor, dimostra la sua schiettezza e mostra di non avere peli sulla lingua.

Le sue querelle sui social diventano sempre più frequenti, ma il rapper sembra aver imparato a gestire al meglio il rapporto con chi pare detestarlo.

Dei detrattori ho imparato a sbattermene le palle. Con Internet non riesci a dare fattezze umane ai tuoi interlocutori, poi quando li vedi in faccia capisci che non ne vale la pena, ti fanno tenerezza. I maniaci del web e i giornalisti… Del resto non sono mai stato popolare, neanche da adolescente. Stavo sempre per conto mio. Al primo colpo non sto simpatico, non riesco a farmi voler bene né ad affascinare… Dire quello che veramente pensi non conviene mai. Per i pareri su Napolitano o Gasparri ho avuto e continuo ad avere casini serissimi… Infatti mi sono tranquillizzato. Non voglio problemi. Non dico più niente.

Ha spiegato il rapper ben consapevole che il suo momento d’oro potrebbe finire da un momento all’altro.

Ho avuto tantissimo culo, e so che la fortuna potrebbe esaurirsi da un momento all’altro. La paura di sparire all’improvviso esiste e io mi preparo. Cerco di accettare nella maniera più sana possibile il mio declino inevitabile. Io so da dove vengo e so dove posso tornare.

Ha spiegato il rapper che ha parlato delle sue origini assolutamente normali nonostante non gli sia mai mancato nulla. Non vuole nemmeno essere troppo associato a qualche movimento politico, lui che la politica quasi la detesta.

Mi dà fastidio quando vengo dipinto come un fanatico che si ucciderebbe per il M5S… Le mie aspettative nei confronti della politica sono basse e il M5S è la migliore tra le pessime proposte sul terreno.

Ha detto Fedez spiegando chiaramente di non voler essere un intellettuale a tutti i costi e di voler fare i conti con la realtà.

FEDEZ CONTRO IL MINISTERO, MI HANNO CENSURATO

Non ambisco a essere un intellettuale, ma in Italia non esiste intellettuale che non sia un grande bluff… Un mucchio di teste di cazzo gravemente ammalate di autoreferenzialità…

Ha concluso il cantante che evidentemente non riesce proprio ad essere diplomatico nelle due dichiarazioni.

PHOTO CREDITS|INSTAGRAM

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