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Fabrizio Corona, il carcere mi ha salvato la vita

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 Il carcere gli ha salvato la vita, lo ha fatto tornare tornare con i piedi per terra e gli ha fatto riscoprire il senso della realtà. Insomma una vera panacea. Parole di Fabrizio Corona che ha rilasciato la sua prima intervista al Corriere della Sera dopo i suoi primi 14 mesi di reclusione nel carcere di Opera.

L’ex re dei paparazzi ammette di essere sempre lo stesso dato che il dna non si può cambiare, ma di essere un uomo migliore e più forte e tutto grazie al carcere dove ha imparato a conoscere la vera sofferenza, il vero dolore, lo sconforto.

Adesso che ha ottenuto una notevole riduzione della pena poi (inizialmente era stato condannato a 14 anni), le cose sembrano girare per il verso giusto, ma Corona, spesso e volentieri al centro di scandali e gossip, non rinnega il suo passato anche se è pronto a fare un bilancio più o meno obiettivo dei suoi eccessi…

FABRIZIO CORONA, IL SESSO IN CARCERE NON MI MANCA

Nell’intervista ammette di essersi pentito di aver rifiutato il patteggiamento ad otto mesi per Vallettopoli: la sua discesa è cominciata da lì, da quando, incensurato, ha fatto quattro mesi di carcere preventivo a Potenza.

Uscito dal carcere era arrabbiato con il mondo intero tanto che ne ha cominciate a combinare di tutti i colori per reazione… Adesso le cose sono decisamente cambiate: Corona dice di essersi ripulito l’anima e di aver mantenuto vivo il cervello, di lavorare come portavitto e anche di riuscire a mandare avanti la sua azienda dal carcere.

A mancargli davvero però sono le emozioni quotidiane che la vita offre e l’assenza del figlio Carlos, nato dal matrimonio con Nina Moric. È a lui che vola il primo pensiero in attesa del primo permesso che gli concederanno visto che già immagina di andarlo a prendere a scuola. Un momento che Corona attende con ansia, con la consapevolezza di rendersi conto di tutte le cose importanti della vita che ormai ha perso…

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