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Fabrizio Corona, lettera dal carcere indirizzata a Verissimo

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Una lunga lettera scritta dal carcere: così Fabrizio Corona ha voluto far conoscere un po’ a tutti le sue condizioni di persona reclusa. L’ex re dei paparazzi, lo ricordiamo, è detenuto da qualche mese nel carcere di Opera e ne avrà ancora per sette anni ma in una lunga lettera indirizzata a Silvia Toffanin, conduttrice del programma di canale 5, ha voluto far sapere come si svolge adesso la sua vita.

Da qualche giorno Fabrizio Corona ha finalmente potuto incontrare il piccolo Carlos, figlioletto avuto dalla ex moglie Nina Moric. In un primo momento sembrava che la ex modella croata non volesse permettere all’ex marito di incontrare il figlioletto in carcere ma secondo quanto riportato da Novella 2000, che ha documentato l’incontro Corona-Moric, l’imprenditore sarebbe riuscito ad incontrare per qualche minuto il figlio.

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Il quotidiano Libero riporta oggi per esteso la lettera che Fabrizio Corona ha scritto dal carcere e che sarà ovviamente resa pubblica nella puntata di sabato pomeriggio di Verissimo che in passato già molte volte si è occupato della questione relativa all’arresto di Fabrizio Corona. Silvia Toffanin ha più volte ospitato la mamma del re dei paparazzi, la signora Gabriella, e anche l’ex Nina Moric (l’ultima volta, per la verità, un po’ infastidita sulle continua domande su Fabrizio Corona). Di seguito uno stralcio della lettera che sarà poi letta per intero da Silvia Toffanin.

Io in questo momento non provo più rabbia, né rancore per chi mi ha condannato e inflitto questa pena così eccessiva e così assurda – scrive Fabrizio Corona – ma anzi lo ringrazio perché mi ha dato la possibilità di capire tante cose, mi ha aiutato a riconoscere i tanti sbagli, ad ammettere gli errori, a guardarmi dentro, nel profondo della mia anima e a capire finalmente, a quasi quarant’anni, chi sono e cosa voglio veramente“. Il re dei paparazzi continua: “Stare in prigione in questo paese è come morire lentamente, ma io continuo a vivere lo stesso, di notte, nei miei sogni, anche attraverso i ricordi di quella che è stata la mia incredibile vita“.

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