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Paul McCartney, alcolista dopo la fine dei Beatles

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Una gioventù costellata di successi con i Beatles ma dopo che il gruppo si è sciolto, nel lontano 1970, Paul McCartney è caduto nell’acol. E’ lui stesso a raccontarlo, ospite di un programma radiofonico che ha ripercorso la sua lunga e brillante carriera.

Il 73enne, oggi uomo felice e pacato, ha confessato di avere passato momenti davvero molto difficili. Passato dalle stelle alle stalle insomma, con un repentino cambio di vita che ha fatto molta fatica a metabolizzare.

Fu difficile capire cosa fare dopo i Beatles. Come dai un seguito ad una cosa del genere? Fu un periodo deprimente. Non poteva non esserlo. Avevo rotto con gli amici di una vita. Quindi mi diedi ai drink. All’inizio era fantastico. Poi, improvvisamente, non mi divertivo più. Ero fuori di me. Fu Linda a dirmi: “Devi rimetterti in sesto”.

Così deprimente e difficile da indurlo a fare uso di alcol in modo improprio. Un problema che Paul McCartney si è portato appresso per molti mesi fino a quando è riuscito a venire fuori dal tunnel grazie a tanta determinazione e all’aiuto delle persone a lui care, in primis la compagna Linda. Nel 1971 poi l’inglese diede vita a un nuovo gruppo, chiamandolo i Wings, per trovare nuovi stimoli e riprendere tutto da capo.

Mi piaceva l’idea di avere un gruppo. Volevo ricominciare tutto da capo. Eravamo terribili [all’inizio], non eravamo bravissimi. Le persone dicevano, “Linda non sa suonare le tastiere”. Ed era vero. Ma neanche George era capace di suonare la chitarra all’inizio dei Beatles

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