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Gigi Buffon, l’Italia è un paese di bigotti

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La partenza per il Brasile è vicina e Gigi Buffon è carico: la porta dell’Italia è affidata a lui che nelle ultime settimane è stato al centro del gossip per la separazione dalla moglie Alena Seredova e conseguente flirt con la giornalista di Sky Ilaria D’Amico.

Sulle pagine di Repubblica, Gigi Buffon fa il punto della sua vita (tralasciando quella sentimentale) e se la prende con l’Italia e gli italiani, un popolo di bigotti, come dice lui. Ricorda di avere fatto tanti errori in passato, errori di gioventù sui quali in molti casi si sarebbe potuto soprassedere. Invece no, Gigi Buffon è stato sempre criticato. E oggi, il 36enne portiere della Juventus e della Nazionale si leva qualche sassolino dalla scarpa.

Partendo dal calcio-scommesse che lo ha visto protagonista. “Sono ben lontano da come sono stato descritto e il gioco per me ha sempre rappresentato e continuerà a rappresentare un piacere e uno svago. Purtroppo in Italia non si vive con serenità questo tipo di attività: per me è più dipendente chi spende solo mille euro ma regala alla dea bendata dieci o dodici ore al giorno del suo tempo piuttosto di uno come me che può rischiare di perdere centomila euro alla volta, ma dedica al gioco una sera ogni due mesi. Siamo un paese democraticamente giovane, ma bigotto e bacchettone con il vizio del luogo comune“.

GIGI BUFFON RACCONTA DI QUANDO SOFFRIVA DI DEPRESSIONE

Nell’intervista a Repubblica, Gigi Buffon parla anche del suo momento difficile quando è stato preda della depressione. “Mi sentivo solo come mai prima, non ero fidanzato, mi rincoglionivo davanti a Internet. Sono precipitato nel vuoto, non riuscivo a ghermirmi. Nel letto mi stringevo la testa alle ginocchia e piangevo“.

Photo Credits | Getty Images

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