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Silvia Slitti, moglie di Pazzini, contro Raffaella Fico: vai a lavorare

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Le dichiarazioni rilasciate ieri da Raffaella Fico a Mattino 5 hanno fatto il giro del web in poche ore: la ex di Mario Balotelli, felice perché l’attaccante del Milan ha finalmente riconosciuto sua figlia Pia, si è resa protagonista di una serie di affermazioni abbastanza discutibili.

Ribadendo che sua figlia Pia ha tutto il diritto di vivere come la figlia di un calciatore, Raffaella Fico ha anche rincarato la dose: “Non voglio che un giorno mia figlia si trovi a viaggiare in seconda classe su un treno, sentendosi discriminata rispetto ai figli di altri calciatori che viaggiano in prima“.

RAFFAELLA FICO A MATTINO 5: PIA NON VIAGGERÀ IN SECONDA CLASSE GUARDANDO GLI ALTRI IN PRIMA

Un concetto profondo, oseremmo dire. E così Selvaggia Lucarelli è partita all’attacco, e non solo lei. Anche Silvia Slitti, moglie del calciatore del Milan Giampaolo Pazzini, ha detto la sua in merito alle dichiarazioni poco felici della napoletana. Ai microfoni proprio di Selvaggia Lucarelli che l’ha contattata nella sua trasmissione radiofonica La fine del mondo, Silvia Slitti ha stigmatizzato le affermazioni di Raffaella Fico: “Io non avrei mai detto una cosa simile, anzi, cerco di cresce il mio bambino senza ricordargli che è il figlio di un calciatore. Altro che prima classe, io a Roma lo manderei anche in motorino, viaggio spesso in prima ma anche in seconda classe e se non c’è posto anche in piedi“, dice la moglie di Pazzini.

Che poi lancia anche una frecciatina alla Fico, sottolineando come, lavorando, potrebbe garantire lei stessa un viaggio in prima classe alla figlia, se questo dovesse proprio rappresentare per lei motivo di orgoglio. “Se non avessi un marito calciatore, la prima classe gliela potrei pagare io a mio figlio, visto che lavoro e sono indipendente. Il mio bambino non va neanche allo stadio perché cresce con altri valori. E poi in seconda classe mica ci viaggiano i figli dei pescivendoli che comunque sono lavoratori seri, ci viaggiamo tutti, così come in prima non ci viaggiano solo i figli dei calciatori“.

foto facebook

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