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Valeria Marini, ho lasciato Cottone perché non poteva darmi un figlio

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La separazione tra Valeria Marini e Giovanni Cottone continua a movimentare il gossip e in questi giorni si è detto di tutto (anche che il divorzio fosse solo una trovata mediatica, ipotesi, questa, portata avanti da Striscia La Notizia e Valerio Staffelli). Valeria Marini così interviene ancora sulla questione raccontandosi alle pagine del settimanale Chi, diretto dall’amico Alfonso Signorini.

E, al settimanale in questione, la showgirl sarda dice che il vero motivo della rottura con Giovanni Cottone sta dietro all’impossibilità di poter avere un figlio da lui. Valeria Marini sognava una famiglia e proprio per questo motivo aveva deciso di sposarsi in Chiesa, davanti a Dio, lei che si è sempre dichiarata particolarmente credente. Ma una volta siglato il matrimonio, la showgirl ha capito che da Giovanni Cottone un figlio non avrebbe potuto mai averlo.

Troppo impegnato l’imprenditore per stare dietro ai progetti della showgirl che si è ritrovata a passare con il marito davvero troppo poco tempo. Valeria Marini ha addirittura dichiarato di voler chiedere l’annullamento alla Sacra Rota perché il matrimonio non sarebbe stato consumato (ipotesi, questa, piuttosto incredibile) e sulle pagine del settimanale diretto da Alfonso Signorini rincara la dose: “Ho sbattuto la faccia contro l’amara realtà: avevamo una concezione del rapporto matrimoniale completamente diversa. Io mi sono voluta sposare davanti a Dio da credente per quel per sempre che avrei voluto ripetere all’infinito. Ma da quel giorno non ho più avuto pace e le cose sono andate diversamente“.

Insomma l’impossibilità di avere un figlio da Giovanni Cottone avrebbe indotto Valeria Marini a chiedere la separazione. Ma voi ci credete?

Photo Credits | Getty Images

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